In mezzo al nulla e nel cuore della Valdichiana aretina verrebbe da pensare che il tipo di ristorante da trovare sia la classica trattoria Toscana. Beh, la Cucina della Lodola ha invece sorpreso Forchette Amare per i suoi piatti singolari e per la ricerca sul prodotto che è davvero a chilometro zero.
La Location
Il ristorante ha una specie di porticato fuori con alcune istallazioni curiose e una più graziosa parte interna con una bella cucina a vista. La sala si sviluppa per lungo ed ha un suo stile che emerge, però, solo a tratti. L’accoglienza è pronta ed efficiente con un salottino per attendere che il tavolo si componga di tutti gli ospiti della serata.
Il Menu
La scelta del menu è molto limitata. Tre antipasti, tre primi e tre secondi perché viene cambiato spesso. È così dopo un entrèè delle verdure del loro orto, abbiamo assaggiato due pietanze su tre per ogni momento del menu facendoci un’idea piuttosto chiara.
Fra gli antipasti abbiamo scelto di assaggiare la quaglia e il lombo. La quaglia fritta ha un panatura leggera e poco unta, che la rende molto gradevole al palato. Merita una citazione anche l’impiattamento di questo antipasto e il più riuscito della nostra serata.
L’altro antipasto che abbiamo assaggiato è il lombo con coccoli ai ceci, delle specie di frittelle salate che accompagnavano il lombo. Buona la qualità del prodotto, ma qui c’è poca inventiva e la quaglia vince il premio degli antipasti.
Anche fra i primi ne abbiamo assaggiati due su tre. Scelto con qualche titubanza un risotto ai porri, crescione e rane e uno gnocco non gnocco per la presenza della farina insieme alle patate. Il risotto secondo Forchette Amare aveva bisogno di un minuto di cottura in più, ma soprattutto aveva la rana slegata dal resto, posata sopra senza che si fondesse veramente con il risotto.
Gradevole lo gnocco con una forma a bastoncino molto ben riuscita, anche se il sapore avrebbe bisogno di spingere un pò di più.
Passando ai secondi abbiamo assaggiato l’anatra con fragole e nocciole e il coniglio. L’anatra è forse il piatto meno riuscito della cena con le fragole che fanno solo da corollario al piatto.
Molto meglio il coniglio trasformato in una specie di tortino che riusciva a mischiare i sapori in modo equilibrato.
Non potevamo non assaggiare i dessert che si presentavano in modo curioso come quasi tutto il menu. Le fragole panna e pomodoro sono il piatto più semplice, ma il sapore del pomodoro va cercato, altrimenti sono le classiche fragole con panna.
Il buon umore offre cioccolato in tutte le salse, consigliamo di mangiare insieme le varie tipologie proposte altrimenti tende ad essere troppo dolce.
La palma del migliore va all’affetto di una mela: un semifreddo alla vaniglia fresco e gustoso.
Giudizio Finale
Conto finale 50€ a testa con tre bottiglie di vino in otto commensali. La Cucina della Lodola è un ristorante molto interessante che non lascia “amareggiati” se non quando viene servito un amaro del monte Amiata a fine serata.,,.
Anche questa volta forchette amare non sbaglia … ottimo ristorante tra tradizione , innovazione e grande passione !!!! Da provare
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Nonostante la tua ottima recensione, foto e descrizione continuano a non convincermi.
Forse troppa innovazione, a volte è meglio restare nel proprio territorio tradizionale…
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