Forchette Amare nella settimana natalizia ha deciso di fare un piccolo strappo alla regola cambiando un pò la consueta rubrica Geografia Gastronomica con un nuovo articolo molto adatto a questo periodo. Infatti questa settimana abbiamo deciso di dedicare un po’ di spazio ai dolci natalizi del nostro paese, tralasciando i più noti e sperando di farvene scoprire qualcuno. Così viaggeremo dalle Alpi alla Sicilia per una rapida carrellata sulle prelibatezze che ci troviamo sulla tavola in queste festività. E allora partiamo per questo “dolce” viaggio!
Mecoulin
Partiamo proprio dalle Alpi e precisamente dalla Valle d’Aosta. Il Mecoulin e’ un panettone tipico della valle di Cogne che viene chiamato anche Pan Dolce valdostano. Viene considerato l’antenato del panettone e si prepara aggiungendo rhum all’uvetta che ne viene intrisa. Immancabile per chi visita la Val d’Aosta, una vera chicca per gli appassionati.
Nadalin

Anello di Monaco
Eccoci in Lombardia e più precisamente a Mantova. Questo dolce che viene prodotto artigianalmente nella città virgiliana ha forma di ciambella con un ripieno di nocciole, castagne e frutta. La parte superiore viene glassata con zucchero fondente oppure cioccolato bianco. Il nome probabilmente deriva dal fatto che questo dolce veniva preparato dai monaci benedettini della città dei Gonzaga.
Certosino di Bologna
Il Certosino, noto anche come Panspeziale, e’ tipico della cucina bolognese e si prepara con mandorle, pinoli, cioccolato fondente e canditi. La sua origine è medievale e veniva preparato dai farmacisti ( conosciuti al tempo come speziali). Con il passare dei secoli se ne occuparono i frati certosini che gli hanno dato il nome attuale.
Panforte
Siamo arrivati in Toscana e precisamente a Siena. La sua origine e’ antichissima, intorno all’ anno 1000, e veniva chiamato Pane Natalizio o Pan Pepatus. La preparazione era affidata anche qui agli speciali e questo dolce era riservato solo ai ricchi e ai nobili senesi visto che conteneva spezie rare e costose. All’ inizio era ripieno di melone e cedro, ma fu cambiato alla fine del 1700 arrivando alla versione attuale.
Panpepato
Eccoci in Umbria ed esattamente a Terni per conoscere il Panpepato. Mandorle, pinoli, nocciole, pepe, cannella, arancia e cedro canditi e uva passa, tutto impastato con cioccolato, cacao, caffè, liquore, miele e mosto d’uva cotto. Viene cotto al forno ed ogni famiglia ne ha una variante. E’ un dolce ottocentesco di tradizione contadina.
Mostaccioli
Dolce natalizio napoletano i mostaccioli sono ricoperti di cioccolata e all’ interno sono ripieni di miele e frutta candita. Il nome deriva dall’ antico uso del mosto da parte dei contadini e il primo a parlarne e’ stato Bartolomeo Scappi, medico personale di Papa Pio V. Sono insieme ai Roccoco’ i dolci che si trovano sulle tavole campane per ogni festività natalizia.
Buccellato
Il buccellato ( dal tardo latino buccellatum: sbocconcellato) e’ un dolce tipico siciliano, nato a Castellammare del Golfo, ma diffuso in tutta l’isola. E’ fatto di pasta frolla con un ripieno di fichi secchi, uva passa, mandorle e scorza d’arancia. Il buccellato e’ a forma di ciambella e spesso viene glassato e ricoperto di zucchero a velo e canditi.
Giudizio Finale
Oggi Forchette Amare non darà un giudizio finale, anche perchè alcuni di questi dolci non li ha ancora assaggiati, ma è già ad una buona metà! Come al solito speriamo di avervi incuriosito e vi aspettiamo alla prossima avventura gastronomica
di questi ho assaggiato, ovviamente ;),solo il panforte <3, un dolce di natale che amo non della mia regione è il pandolce genovese!
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