Dopo qualche piccola variazione sul tema, spinta dalle festività natalizie, torna nel suo consueto appuntamento del venerdì la rubrica Geografia Gastronomica, che ormai da diverse settimane ci porta in giro per il mondo ad assaggiare cucine inconsuete. Forchette Amare vi porta oggi in Libano, un piccolo paese del Medio-Oriente con tanta storia, anche in cucina. Questa cucina è forse una delle espressioni più tipiche della cucina araba, estremamente varia ed influenzata pesantemente dalla tradizione arabo-musulmana, ciò si nota soprattutto nella prevalenza dell’utilizzo della carne di agnello, nell’uso abbondante della frutta secca, mandorle e pinoli soprattutto, e nei condimenti a base di succo di limone. Il cibo del Paese dei cedri è molto diffuso in Europa e in America Settentrionale e apprezzato per la sua varietà e per il buon nome che portano i suoi cuochi.
Il Libano
Il Libano ha una storia molto travagliata perchè questo piccolo Paese è stato dilaniato da quasi vent’anni di guerra civile. Fino alla metà degli anni 70 era un paradiso di convivenza dove musulmani sunniti, sciiti, drusi e cristiano maroniti convivevano in assoluta concordia. Secondo una ricostruzione etimologica tanto diffusa quanto non scientifica, il termine Lubnān sarebbe stato utilizzato a partire dall’VIII d.C. e deriverebbe dalla radice trilittera l-b-n, la stessa della parola laban (ossia “latte”), per via della somiglianza tra il Monte Libano, massiccio montuoso coperto di neve d’inverno e il colore del latte. Oggi la Repubblica del Libano cerca di barcamenarsi fra vicini ingombranti e pericolosi e la sua economia sta lentamente migliorando. La sua cucina è invece sicuramente un fiore all’occhiello di Beirut e Forchette Amare in un soggiorno ha avuto la possibilità di assaggiarne molte varianti e oggi dopo un’accurata selezione oggi vi presenta alcuni dei suoi piatti più famosi
Hummus bi-tahineh
Sicuramente il piatto più famoso della cucina libanese è l’Hummus che si presenta in diverse varianti. Si tratta di una salsa a base di pasta di ceci e pasta di semi di sesamo (tahineh) aromatizzata con olio di oliva, aglio, succo di limone e paprika, semi di cumino (in arabo كمون, kamun) e prezzemolo finemente tritato. Le varianti più note sono quelle alla carota, alla barbabietola rossa e alla zucca e tutti vengono accompgnati dal pane azzimo.
Kibbeh
Si tratta di polpette tradizionali a base di carne macinata bulghur ( frumento) e pinoli. Questa pietanza viene consumata prevalentemente in Libano e Siria e la loro particolarità,oltre alla bontà,è la forma allungata. Anche qui non mancano le varianti e viene consumata anche cruda, ma è soprattutto un gustoso antipasto.
Tabbouleh
La Tabbouleh è un’insalata a base di bulghur, prezzemolo, cipollotti, menta, pomodori e cetrioli. In arabo significa “leggermente speziato” ed un piatto fresco e leggero che fa parte delle Meze, i famosi e ampi antipasti tipici della cucina libanese.
Baba Ganoush
Il Baba Ganoush è una gustosa crema di melanzane che normalmente accompagna i kibbeh oppure i falafel. Può essere servito anche solo da spalmare sul pane pita, ma non manca mai su una tavola libanese.
Falafel
I falafel sono una pietanza costituita da polpette di legumi speziate e fritte. Tra i legumi più utilizzati le fave, i ceci e i fagioli tritati e conditi con cipolla, aglio cumino e coriandolo I falafel sostituivano la carne nei giorni del digiuno dei copti egiziani. Il termine è formato da tre parole che in copto significavano letteralmente ‘con tanti fagioli’. I falafel sono molto diffusi in tutto il medio Oriente (qui noti principalmente nella versione a base di fave col nome di طعمية, traslitt. ta’amiyya).
Kabees
I Kabees sono i sottaceti libanesi, colorati e dal fortissimo sapore di aceto. Sono un contorno molto utilizzato che in una cucina speziata come quella di Beirut non disdicono.
Mamool ei kak el-eed
Finiamo con qualcosa di dolce e vi presentiamo i Mamool ei kak el-eed i famosissimi biscottini tipici del Medio Oriente. Sono a base di miele e sono davvero dolcissimi, forse un pò troppo per il nostro palato occidentale.
Arak
Per digerire un pasto così articolato niente di meglio di una bevanda forte che possa aiutare la digestione! L’Arak ( dente di leone in arabo) è una bevanda alcolica di tipo acquavite, derivante dalla fermentazione di vari elementi come melassa, cereali e del vino di palma da dattero, ma soprattutto anice. Viene consumato insieme al caffè turco e i libanesi amano molto finire i loro pasti con un bicchierino di Arak.
Giudizio Finale
Questa settimana Geografia Gastronomica ci ha portato alla scoperta della cucina libanese, una cucina molto famosa e apprezzata e che Forchette Amare ama particolarmente. Come al solito vi lasco un paio di indirizzi per farvi un’abbuffata di Meze! A Firenze https://www.facebook.com/Ristorante-Valle-Dei-Cedri-134681579912705/ e a Roma http://www.ristorantelibanese.roma.it/