Nonostante il periodo non troppo favorevole a livello climatico Forchette Amare si è concesso una gita sulle montagne del Casentino, una bellissima vallata a cavallo fra la Toscana e la Romagna. La scelta di Forchette Amare è caduta sul piccolo ristorante Osteria del Caranbar situata nel centro della graziosa cittadina di Stia, da dove è possibile godersi l’intera vallata e dove ci si aspetta una bella scelta di prodotti del territorio casentinese.
La Location
Il locale tende un pò al vezzoso con questo color glicine/lavanda delle pareti, ma risulta subito caldo e accogliente agli astanti. L’Osteria del Caranbar vanta una lunga storia a Stia e il suo nome deriva da un acronimo dei primi proprietari spagnoli che decisero in modo rivoluzionario di aprire un wine-bar proprio in questa parte sperduta di mondo. Il servizio è molto familiare e calorosa e dopo poco stiamo già consultando il menu. Anche a pranzo l’Osteria del Caranbar è quasi al completo.
Il Menu
E’ sicuramente sorprendente che in questo piccolo locale la casentinità sia presente, ma in modo leggero e rivisitato. Così scegliamo dei localissimi tortelloni alla lastra con prosciutto di Barbiano e un carpaccio di chianina marinata su verdure fresche. Fra i primi “topini”, vale a dire gnocchi di patate, allo zafferano con capreggio e zucca gialla e ci facciamo tentare dai pici alla carbonara con scaglie di tartufo. Per secondo una tartare di manzo con rucola, grana e cipolline. Il servizio all’ Osteria del Caranbar è piuttosto rapido e siamo subito serviti. Il tortello alla lastra è un’autentica gemma della cucina del Casentino, ma oggi ci viene riproposto in una maniera innovativa, che però rispetta anche la tradizione. Il sapore è particolare e ben si completa con il prosciutto di Barbiano, un salume locale di buona qualità. Molto valido anche il carpaccio di chianina, con una qualità della carne indiscutibile. Perfette le verdure fresche che danno croccantezza, ma da rivedere l’impiattamento un pò abborraciato.
Passando ai primi i “topini” arrivano quasi coperti dal condimento e all’inizio l’impatto è un pò forte, ma quando arrivano in bocca tutto cambia. La consistenza è quella giusta e lo zafferano e la zucca si sposano dando dolcezza e sapore, forse manca qualcosa che possa rompere questo dolce idillio.
Ottimi anche i pici alla carbonara con il tartufo, che onestamente non ci aspettavamo in cima al Casentino. Fatti in casa e cotti alla perfezione, il tartufo impreziosisce un piatto già buono.
Anche la tartare si presenta nel modo giusto e il suo accompagnamento di mostarda di Digione piccante, acciughe nere, salsa di peperoni e cipolla appassita è un qualcosa di diverso dal solito che incuriosisce e stuzzica.
Per dessert un tiramisù con una golosa crema di cioccolato, buono e abbondante, ma la spolverata di cacao sembra sparata un pò a casaccio…
Giudizio Finale
Cena accompagnata da un gradevole rosso della casa, per un conto molto onesto di 25 euro a persona. Se vi trovate a passeggiare per il Casentino l’ Osteria del Caranbar è sicuramente un’ottima scelta per un pranzo, con prodotti freschi e ben cucinati e un conto davvero gradito!